Ha un cuore siciliano il nuovo Frecciarossa, l’ultimo ritrovato della tecnologia nel campo del trasporto ferroviario ad altissima velocità che farà il suo primo viaggio in occasione dell’inaugurazione dell’Expo. Viene prodotta, infatti, a pochi chilometri da Palermo, ed in particolare negli stabilimenti Omer nell’area industriale di Carini, una delle parti più prestigiose degli arredi interni, nonché i componenti aerodinamici di rivestimento esterno, del veicolo che è stato definito “il treno più bello del mondo”. E’ quanto è emerso durante l’evento conclusivo del progetto “Sviluppo e legalità”, organizzato dall’azienda Omer in collaborazione con Feedback. Il progetto ha puntato i riflettori sull’area industriale di Carini quale simbolo, per le altre aree industriali siciliane, di un percorso di cambiamento, sviluppo e ripristino della legalità attraverso l’impresa, la cultura e l’apertura alle scuole del territorio. “La produzione destinata al Frecciarossa rappresenta il nostro progetto di punta che portiamo avanti con grande orgoglio – ha spiegato Giuseppe Russello, amministratore unico della Omer – nonostante operiamo in un’area di grande marginalità geografica come la Sicilia e in un territorio dove l’affermazione della legalità è stata spesso difficile. Il prossimo anno festeggeremo 25 anni di storia della nostra azienda e inaugureremo il nuovo stabilimento che ci darà maggiore competitività nel contesto internazionale dove ci troviamo ad operare, attraverso l’ulteriore razionalizzazione dei nostri cicli produttivi.” Non è un caso che la Omer sia stata scelta come location per la giornata conclusiva del progetto “Sviluppo e legalità”, promosso dall’Irsap Sicilia, che ha visto la presenza degli imprenditori dell’area, di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali. Tra i presenti anche Alfonso Cicero, presidente dell’Irsap Sicilia, Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, Francesco Lo Cascio, dirigente dell’assessorato regionale attività produttive e Silvana Saguto, presidente della sezione misure patrimoniali del Tribunale di Palermo.